Installazione – Installation/Book

Just in Time, or A Short History of Production
London
Una provocazione lo-fi. Contro la crisi, i costi della produzione e il tutto subito, Xavier Antin ha dato vita a un libro stampato attraverso una catena di quattro stampanti da ufficio, utilizzate ognuna per stampare un colore di quadricromia con tecnologie che vanno dal 1880 al 1976. Un sistema di produzione che mette in relazione processi per piccola e larga scala, due facce della stesso processo.
A book printed through a printing chain made of four desktop printers using four different colors and technologies dated from 1880 to 1976. A production process that brings together small scale and large scale production, two sides of the same history. (www.xavierantin.fr/archive/Just-In-Time)
MAGENTA (Duplicatore a matrice, Stencil duplicator, 1880)
CYAN (Duplicatore ad alcol, Spirit duplicator, 1923)
BLACK (Stampante laser, Laser printer, 1969)
YELLOW (Stampante a getto d’inchiostro, Inkjet printer, 1976)

Penguin. Dalla carta al web.

“We tell stories” un progetto interessante che ha visto la luce e si è concluso (un racconta a settimana per sei settimane con sei autori e sei storie) ad opera della casa editrice inglese Penguin Books.

Sei racconti: “I 39 scalini” dello scozzese John Buchan, The Haunted Dolls House di M. R. James con R.L. Stevenson, “Fiabe” di Hans Christian Andersen, “Thérèse Raquin” di Émile Zola, “Tempi difficili” di Charles Dickens e “I racconti delle mille e una notte”.

Trasformati in racconti “digitali” a cui si sono liberamente tratti e/o ispirati sei autori: Charles Cumming, Toby Litt, Kevin Brooks, Nicci French, Mohsin Hamid, Matt Mason. Cinque dei quali sono stati sviluppati per il web con l’apporto tecnico della società Sixtostart (che solitamente sviluppa giochi cross-media) e in un caso, quello di Matt Mason ispirato da Dickens, in collaborazione con il newyorkese Nicholas Felton e la sua sempre impeccabile e interessante infografica.

Ci sono sempre almeno due modi per raccontare una storia…

We tell stories